LA CONCHIGLIA DI ACQUAPENDENTE
Questo Sito Rupestre permette grandi considerazioni generali sugli usi e costumi dei nostri predecessori. Rappresenta senza dubbio un concentrato perfetto per spaziare in questo senso, addirittura fin dalla preistoria raggiungendo con estrema quanto sgomenta facilità, i nostri stessi giorni.
Seppure anche moltissime altre Grotte Rupestri siano perfettamente in grado di riportarci agli stessi collegamenti storici, in questo caso abbiamo un elemento aggiuntivo che va a completare il nostro lungo excursus temporale.
In questa introduzione mi sto riferendo a due grandi centralità architettoniche ovvero il tipico assetto di soffitto a spiovente e l'Architettura Decorariva a Valve di Conchiglia.
Ebbene, devo dire che probabilmente mai come in questo caso, la particolare occasione in cui i suddetti elementi si trovano concentrati in un unico Sito, mi permette in questo momento una sospensione di giudizio da quell'inclinazione a volte necessariamente un po' forzata perché insita in ogni esploratore di Siti Rupestri, nel tendere ad interrogare ed allo stesso tempo nel mettere in paragone, la decisione strutturale di un tetto ogivale di una grotta con un rimando funerario.
Ebbene, per quanto possa essere giusto rimanere il più possibile guardinghi ed analitici è anche giusto ogni tanto ricavare un momento per rimanere semplicemente più generali ricordandoci di tornare ogni tanto da un'analisi del micro ad un'analisi del macro proprio per analizzare così la complessità delle intricate dinamiche dovute ad un'interazione che coinvolge necessariamente tutto il mondo stesso durante l'infinita dimensione temporale in cui siamo immessi.
Ovviamente, se le domande sono sempre doverose e legittime insomma, oggi indagheremo gli intenti in modalità "off" accorgendoci che molto spesso le questioni sono ben più semplici e lontane da nostre contorsioni.
Infatti se togliamo per un attimo dalla nostra mente i casi in cui ci troviamo con esattezza di fronte a tombe effettive, ad esempio etrusche, ci accorgiamo subito che sono ugualmente piuttosto considerevoli i casi di grotte rupestri in cui facilmente è possibile imbattersi, che mostrano questo stesso assetto architettonico.
Un soffitto scolpito a forma di casa, proprio identico alle nostre stesse case. Come mai? Certamente non possono essere intese tutte quali tombe mentre qui subentra semplicemente un modus operandi tecnico stilistico presente addirittura dalla preistoria in cui le straordinarie abilità e conoscenze dell'uomo ne hanno permesso un riparo sicuro, seppure con supporti in principio facilmente deperibili come erano le capanne primitive, fino poi ad arrivare ai nostri giorni.
Il tetto a spiovente permetteva lo scorrimento dell'acqua piovana ed una protezione dagli agenti atmosferici. Questa primordiale intuizione fu mantenuta da tutti i popoli antichi. Dai Vallindi agli Egiziani, ai Micenei senza scordare i nostri prediletti Etruschi e Romani.
Fermo restando i casi in cui vi è lo specifico intento di ricreare la struttura della casa di un defunto, le Grotte Rupestri che occupano i nostri boschi o le nostre vie di campagna sono principalmente il retaggio di un "Fare Architettura" che rimarrà dunque un Must che sono sicura continuerà a tramandarsi anche dopo di noi proprio come dimostra anche l'Architettura Vernacolare con le case in legno della Scandinavia o le case in terra cruda dell'Africa o l'Architettura Rurale rivolta ad esaltare specifiche esigenze agricole e climatiche locali.
Secondo ed ulteriore elemento di congiunzione in questo mio dialogo "off", ovvero un dialogo del "dietro le quinte" che ho sempre rimandato senza mai cogliere l'opportunità di esplicitare, è anche appunto l'iconografia ricorrente nella storia dell'architettura, della decorazione a Conchiglia.
Per quanto armati delle migliori teorie su simbolismi di fertilità, vita, morte, simbologie sacre o rituali e, a questo proposito non ci scordiamo che la via dove si trova la Grotta in questione è sicuramente stata una via di importantissima comunicazione e pellegrinaggio, oggi farò prevalere una riflessione più "Easy" proprio perché ci troviamo in un dialogo "off" proteso al macro anziché al micro, e soffermerò la nostra attenzione su quanto già dichiarato nella sua stessa accezione con cui l'abbiamo formulato per iscritto ovvero "Decorazione a Conchiglia".
Il contenuto utile per il nostro interesse è questo. Tale scultura rupestre è di per sé una decorazione. Certamente potremmo avere l'influenza di un assetto topografico del luogo tuttavia i numerevoli e svariati esempi diversi, esistenti in epoche diverse ed in tutti i luoghi del mondo, mi induce a soffermarmi in questo momento sul solo concetto di decorazione.
Vi sono infatti davvero moltissimi esempi di Siti architettonici come Chiese ad esempio, monumenti o come in questo caso Grotte Rupestri in cui appare l'immagine di una conchiglia ed in particolare proprio con sembianza nella sua apertura a ventaglio.
Oltre ad un forte richiamo all'acqua, alla nascita e ad essere diventata un grande simbolo di spiritualità legato ai pellegrinaggi divenendo ad esempio il simbolo stesso del celebre Cammino di Santiago, assume ruolo nelle Chiese non solo nelle più classiche forme di acquasantiere ma anche sopra ai portali o in collocamento sulle facciate non solo di Chiese più antiche ma anche di quelle più moderne oppure come decorazione più aspecifica incisa su pietre ornamentali.
Questo fa sottolineare come anche in questo caso così come per la conformazione dei soffitti di cui ho parlato sopra, assistiamo ad una riproduzione imitativa infinita che travalica i secoli.
Da Istanbul ad Acquapendente in provincia di Viterbo in Italia mi è possibile affermare che l'immagine iconica della Conchiglia attraversa davvero le epoche e la geografia di tutto il mondo.
Questa grotta è indubbiamente molto interessante non solo per il mistero della funzione che la avvolge ma anche perché è una grotta attiva. Manifesta infatti un trasudo d'acqua tra le sue pareti che ben richiama quel simbolismo che senza dubbio ruota intorno alla riproduzione di tale immagine scultorea.
Alcuni tipi di grotte come questa, su cui si riscontra un rigoglioso sviluppo di flora ad interesse conservazionistico per mezzo della capelvenere, sono ulteriore spia della conformazione delle rocce che le ospitano, tipicamente calcaree e stillanti.
La capelvenere infatti, è una pianta speciale perché contribuisce alla salvaguardia degli ambienti rupestri proteggendo sia l'equilibrio idrico sia le pareti rocciose dall'erosione tra l'altro molto incombente nella complessità del colle esaminato, estremamente sfaldabile e soggetto a franamento.
L'utilizzo a colombario da allevamento che vede ancora supporti lignei inseriti nelle nicchie che venivano utilizzati per creare un piano di appoggio per i volatili e che con le sue nicchie perimetra la meravigliosa scultura di questa Conchiglia, raro esempio nella specificità architettonica rupestre della Tuscia, ci ragguaglia sulla tipica sovrapposizione di stili che sovente subiscono questi luoghi.
Senza escludere un originale utilizzo funerario, al momento non ci è possibile pronunciarsi in tal senso come non è possibile risalire con certezza ad una funzione a Ninfeo là dove purtroppo al momento, la memoria cittadina non sembra riuscita ad indirizzare.
L'augurio è che divulgando chicche storiche di questo tipo si possa riuscire in futuro ad arricchire con preziose indagini territori che hanno così tanto da offrire intorno a noi.
Grazie ad Agnese Ferruzzi per le foto alla Conchiglia.